sabato 7 febbraio 2015

Alcuni momenti dell'attivo delle candidate e dei candidati alle RSU - 2 febbraio in Camera del Lavoro

Ecco alcuni momenti dell'attivo delle candidate e dei candidati alle RSU del 2 febbraio in Camera del Lavoro.  Le foto sono tratte dalla pagina facebook della FP CGIL Milano!

 La Segretaria Rossana Dettori, segretaria nazionale della FP CGIL

Il segretario generale della Fp Cgil Lombardia Florindo Oliviero
Un delegato Fp CGIL del Comune di Milano 
Roberto Spoldi, delegato FP CGIL del Comune di Segrate

Riportiamo, qui sotto, l'intervento di Roberto Spoldi:

E’ un appuntamento davvero importante quello delle prossime elezioni delle RSU. Le RSU, infatti, possono essere definite come dei "laboratori di democrazia", nei quali delle semplici lavoratrici e lavoratori rappresentano altre lavoratrici e lavoratori lavorando per chi lavora, difendendo il contratto, aiutando chi è in difficoltà, portando avanti gli interessi legittimi e necessari dei dipendenti. Noi candidati ci stiamo mettendo la faccia, rendendoci visibili perché solo chi è visibile, certo, concreto e legittimato si può definire democratico. Personalmente questa è la mia terza campagna elettorale, ma mai come questa volta il clima si è fatto pesante su più fronti. Anzitutto gli attacchi interni. Nel mio ente la lista FP CGIL è stata pesantemente attaccata da uno scritto a nome di un fantomatico comitato firmato da gente vigliacca prendendo impropriamente le sigle della CISL, della UIL e di uno strano soggetto dal nome USG. La pronta risposta della nostra Segreteria è arrivata a tutti i lavoratori. Poi un clima pesante per l’incertezza del quorum da raggiungere. La sfiducia in tutto, nelle istituzioni, nel diritto al voto, di qualsiasi forma sia il tipo di voto, e quindi anche quello per le rsu, la sfiducia di molti verso il sindacato è un fatto allarmante, che deve essere messo tra i primi posti quale fattore da tenere presente. E poi il clima pesante per un fronte esterno, quello cioè del blocco contrattuale e delle incertezze e della poca chiarezza delle misure del ministro Madia riguardo la legge delega della riforma della pubblica amministrazione. In questo clima così complicato per tutti, allora, il metterci la faccia per fare la nostra parte e costituire delle RSU che siano dei veri laboratori di democrazia, è come un vento nuovo, è come un messaggio di speranza per i nostri compagni di lavoro, come a dire: io sto facendo la mia parte, e ci credo, nonostante tutto ci credo, tu quindi gioca la tua parte, sostienici, perché solo così possiamo far sì che il nostro lavoro sia difeso, curato, protetto, innovato.
Quali laboratori democratici, le RSU discutono e assumono decisioni e iniziative per il bene dei lavoratori, ascoltano e vorrei mettere l’accento sul rapporto, da riprendersi, con i comitati degli iscritti secondo il nostro modello. Un lavoro in sintonia che si deve fare  con volti nuovi ma anche con quelli meno nuovi (portatori di esperienze) per favorire istanze, suggerimenti, consigli, per confrontarci con la controparte nel rispetto dei propri ruoli, e mantenendo un continuo collegamento tra i nostri lavori e la segreteria affinché si costituiscano anche dei laboratori intermedi, se così si può dire, delle cabine regie sui lavori che tutte le nostre RSU svolgono nelle difficoltà di ogni giorno, nel tempo che hanno a disposizione, e, più in generale nelle maglie strettissime delle proprie competenze ridotte in quest’ultimo decennio secondo un disegno inarrestabile recepito, purtroppo, anche dal governo Renzi.
Qui oggi, tutti noi dobbiamo far quindi comprendere ai nostri colleghi che saremo capaci di far questo, forti, poi, come siamo, nel far parte della grande storia della CGIL, con orgoglio, perché siamo davvero un’altra storia. Una storia fatta di conquiste, di lotte, di impegno civico e di forza nell’ottenimento di diritti, una storia che è piattaforma democratica con le nostre proposte di riforma della pubblica amministrazione e di piattaforma necessaria per riformare efficacemente un lavoro – il nostro, nelle pubbliche amministrazione – che non può più stare fermo non solo da un punto di vista finanziario ma anche normativo. Grazie per avermi ascoltato, insieme ce la faremo, siamo forti, democratici, con la nostra storia.  

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