martedì 17 febbraio 2015

Ecco i candidati della lista FP CGIL alle elezioni RSU per il Comune di Segrate

Eccoci, ci presentiamo: siamo i candidati della lista FP CGIL per le elezioni RSU al Comune di Segrate.

1. Roberto Spoldi
2. Wilma Rizzi
3. Michele Urga
4. Lidia Cioffari
5. Simone Asti
6. Cristina Marchesi
7. Carlo Casati
8. Chiara Bonomo
9. Gabriele Ferrari
10. Marta Turrini
11. Mario Fontana
12. Giuliana Giuffrè

Siamo un'altra Storia, vogliamo dare il nostro contributo per una storia di servizio e di impegno. 

Una storia realizzata giorno per giorno da donne e da uomini che credono nella funzione sociale del lavoro.

La nostra storia è la storia del nostro sindacato, scritta da donne e da uomini che, come delegati o come iscritti, hanno condotto e sostenuto la nostra organizzazione e le nostre lotte.

La storia della Funzione Pubblica CGIL è una storia di conquiste e di progresso, vissuta con passaggi difficili e sconfitte, che ci hanno rafforzato e consentito di vincere tante, tante battaglie e di realizzare conquiste straordinarie per noi lavoratrici e lavoratori.

La nostra storia è una storia di diritti, quelli delle lavoratrici e dei lavoratori che difendono la loro funzione pubblica per conservare, anche in tempi difficili, il sacrosanto diritto dei cittadini a servizi di qualità.

La nostra lista rispecchia un giusto equilibrio tra donne e uomini (6 donne e 6 uomini), e abbiamo cercato, per quanto possibile, di coprire tutti gli ambiti del Comune, e la maggior parte degli uffici per tipologia (i grandi front office: S@c e Biblioteca), il Corpo della PL, e gli amministrativi. Ci sono nuove candidature per consentire un ricambio, e candidature confermate per permettere di proseguire nell'importante lavoro della RSU. 
Siamo un gruppo omogeneo, alcuni con più esperienza, altri che, presentandosi per la prima volta, porteranno un notevole valore aggiunto con proposte e entusiasmo.

Ci mettiamo la faccia per rappresentare tutti i colleghi che vogliono darci fiducia. Per rappresentare e portare avanti gli interessi dei lavoratori, per la difesa del contratto, per migliorare il nostro lavoro pubblico.

Lo vogliamo fare con impegno e serietà.
Se vuoi scrivere con noi altre pagine di questa storia, fai un passo verso il tuo futuro, votando la nostra lista!


venerdì 13 febbraio 2015

Rossana Dettori, Segretaria Generale FP CGIL Nazionale: Riprendiamoci il contratto con le RSU

venerdì 13 febbraio 2015
Riprendiamoci il contratto con le RSU
Lo stallo della contrattazione nazionale, che ormai dura dal 2010, è una delle mosse politiche più scellerate che si possano reiterare, stante la situazione di profonda difficoltà e ingiustizia che vive il Paese nell’attuale situazione economica. Che Governo è un Governo che non coglie l’emergenza salariale diffusa e, anzi, fa fuori l’unico strumento in grado di garantire una giusta dinamica delle retribuzioni?

Che Governo è un Governo che rinuncia al procedimento più logico, quello di partire dai bisogni reali, per riorganizzare funzioni e prestazioni, e, invece, fa cadere dall’alto regole e norme che nulla hanno a che vedere con la realtà che vivono i cittadini ogni giorno?

Lo stallo della contrattazione è anche lo stallo di una concreta e utile riforma della P.A; per noi l’unica riorganizzazione possibile è quella che inizia dai singoli luoghi di lavoro e dal valore che si attribuisce ai lavoratori nella qualificazione dell’azione e dei servizi pubblici.

Non può esserci qualità dei servizi senza qualità del lavoro, secondo lo stesso nesso inscindibile che c’è tra contrattazione nazionale e integrativa/aziendale.

E’ il Contratto nazionale il presupposto sul quale deve essere rilanciata la contrattazione di secondo livello, sul quale orientare la negoziazione in materia di organizzazione del lavoro, degli orari, della mobilità, della flessibilità, del salario accessorio e della valorizzazione del merito e dei premi, con buona pace di Brunetta e della Madia e delle loro logiche assurde. E sono le Rsu a dover essere parte attiva del processo organizzativo e sociale che si sviluppa con la contrattazione integrativa, ritornando ad agire gli strumenti della produttività in un modello di partecipazione nuovo, che finalmente attribuisce un ruolo determinante nel cambiamento della Pubblica Amministrazione sia ai lavoratori che ai cittadini.

Nei singoli posti di lavoro, sono le RSU che interpretano i bisogni dei lavoratori e degli utenti, che rappresentano le loro istanze, che elaborano proposte dove l’economicità dell’azione della PA è coniugata con la funzionalità del servizio.

Ai tavoli di contrattazione integrativa e nella sintesi sindacale le RSU sono il nostro patrimonio.

Rossana DETTORI
Segretaria Generale
Fp Cgil Nazionale


martedì 10 febbraio 2015

Il programma elettorale RSU 2015



IL PROGRAMMA ELETTORALE RSU 2015
REGIONI E AUTONOMIE LOCALI


"LAVORO PER I SERVIZI E I DIRITTI DI CITTADINANZA. SIAMO UN'ALTRA STORIA"

In questi anni, e in particolare con la legge di stabilità 2015 del governo Renzi, troppi sono stati i tagli al sistema di Regioni ed Autonomie locali che continuano ad incidere sulla qualità dei servizi e sulle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori del settore:
• di nuovo bloccati i rinnovi contrattuali e gli aumenti di stipendio con una riduzione anche del salario accessorio;
• penalizzati i lavoratori degli Enti colpiti da processi di riorganizzazione sulla possibilità di andare in pensione;
• radicale riduzione degli organici;
• ridimensionati Enti, a partire dalle Province, senza un quadro chiaro di riordino delle funzioni istituzionali e senza tutele (promesse o minacciate, tutele mirabolanti quanto inesistenti) per le migliaia di dipendenti che rischiano il posto di lavoro

I meccanismi del patto di stabilità, sommati al blocco parziale delle assunzioni, ai limiti di spesa per il personale, all’impossibilità in molti casi di confermare e stabilizzare il personale precario, stanno paralizzando sempre di più l’attività dei Comuni e delle Regioni e compromettendo l’erogazione dei servizi ai cittadini.
La CGIL ha avversato e avversa l’applicazione della legge Brunetta mentre altri sindacati firmavano accordi separati, lo ha fatto proclamando iniziative di lotta che dovremo confermare se si tenterà di peggiorare ulteriormente la situazione, applicando il Jobs act anche al pubblico impiego.
Così non si difendono i diritti di cittadinanza, la qualità dei servizi e la loro universalità , si calpestano coloro che fanno il loro lavoro con dedizione e dignità!

LE NOSTRE PROPOSTE
Rilanciare la contrattazione
L’ingiusto blocco dei CCNL deve essere superato. Il salario dei lavoratori non può essere toccato: i dipendenti degli enti locali non devono pagare per le scelte sbagliate di tagli lineari.
Vogliamo un contratto integrativo che valorizzi le specificità dei singoli Enti e che apprezzi l’apporto professionale delle lavoratrici e dei lavoratori.

Avviare il governo condiviso dei processi di cambiamento
Il processo di riordino istituzionale non può essere fatto con le leggi di stabilità: serve un governo condiviso dei processi a partire dal confronto con l’insieme delle Istituzioni locali coinvolte dai cambiamenti.
Questi processi non devono colpire in alcun modo i lavoratori né in termini di riduzione degli organici, né in termini di riduzione dei salari.

PER NOI i servizi pubblici garantiscono la crescita e il benessere del paese.
Il blocco del turn-over e i tagli lineari hanno prodotto meno servizi, meno diritti e meno equità. Ma la spesa e l’indebitamento sono saliti ancora.

PER NOI l’efficienza della PA deve dare migliori risposte ai bisogni dei cittadini.
Per farlo bisogna investire sul lavoro, sulla partecipazione, sul valore e la dignità delle professioni. Il contrario della riforma Madia.

PER NOI il precariato nei servizi pubblici deve essere eliminato: superando il blocco
del turn-over, creando nuovi posti di lavoro e stabilizzando i lavoratori a tempo determinato.

PER NOI il nuovo contratto non deve essere rimandato e deve adeguare livelli economici e potere d’acquisto delle retribuzioni.
Solo il contratto garantisce la tutela dei diritti.

PER NOI la contrattazione integrativa facilita l’innovazione della PA, aumenta la
produttività e valorizza le competenze.


PER NOI legalità e trasparenza si difendono con una PA responsabile ed efficiente.
Adozione di un nuovo codice degli appalti, riduzione delle stazioni appaltanti, abolizione delle gare al massimo ribasso, rispetto dei contratti di lavoro anche nel sistema della cooperazione sociale.

IL LAVORO PUBBLICO FA CRESCERE IL PAESE E LO RENDE PIÙ GIUSTO


sabato 7 febbraio 2015

Alcuni momenti dell'attivo delle candidate e dei candidati alle RSU - 2 febbraio in Camera del Lavoro

Ecco alcuni momenti dell'attivo delle candidate e dei candidati alle RSU del 2 febbraio in Camera del Lavoro.  Le foto sono tratte dalla pagina facebook della FP CGIL Milano!

 La Segretaria Rossana Dettori, segretaria nazionale della FP CGIL

Il segretario generale della Fp Cgil Lombardia Florindo Oliviero
Un delegato Fp CGIL del Comune di Milano 
Roberto Spoldi, delegato FP CGIL del Comune di Segrate

Riportiamo, qui sotto, l'intervento di Roberto Spoldi:

E’ un appuntamento davvero importante quello delle prossime elezioni delle RSU. Le RSU, infatti, possono essere definite come dei "laboratori di democrazia", nei quali delle semplici lavoratrici e lavoratori rappresentano altre lavoratrici e lavoratori lavorando per chi lavora, difendendo il contratto, aiutando chi è in difficoltà, portando avanti gli interessi legittimi e necessari dei dipendenti. Noi candidati ci stiamo mettendo la faccia, rendendoci visibili perché solo chi è visibile, certo, concreto e legittimato si può definire democratico. Personalmente questa è la mia terza campagna elettorale, ma mai come questa volta il clima si è fatto pesante su più fronti. Anzitutto gli attacchi interni. Nel mio ente la lista FP CGIL è stata pesantemente attaccata da uno scritto a nome di un fantomatico comitato firmato da gente vigliacca prendendo impropriamente le sigle della CISL, della UIL e di uno strano soggetto dal nome USG. La pronta risposta della nostra Segreteria è arrivata a tutti i lavoratori. Poi un clima pesante per l’incertezza del quorum da raggiungere. La sfiducia in tutto, nelle istituzioni, nel diritto al voto, di qualsiasi forma sia il tipo di voto, e quindi anche quello per le rsu, la sfiducia di molti verso il sindacato è un fatto allarmante, che deve essere messo tra i primi posti quale fattore da tenere presente. E poi il clima pesante per un fronte esterno, quello cioè del blocco contrattuale e delle incertezze e della poca chiarezza delle misure del ministro Madia riguardo la legge delega della riforma della pubblica amministrazione. In questo clima così complicato per tutti, allora, il metterci la faccia per fare la nostra parte e costituire delle RSU che siano dei veri laboratori di democrazia, è come un vento nuovo, è come un messaggio di speranza per i nostri compagni di lavoro, come a dire: io sto facendo la mia parte, e ci credo, nonostante tutto ci credo, tu quindi gioca la tua parte, sostienici, perché solo così possiamo far sì che il nostro lavoro sia difeso, curato, protetto, innovato.
Quali laboratori democratici, le RSU discutono e assumono decisioni e iniziative per il bene dei lavoratori, ascoltano e vorrei mettere l’accento sul rapporto, da riprendersi, con i comitati degli iscritti secondo il nostro modello. Un lavoro in sintonia che si deve fare  con volti nuovi ma anche con quelli meno nuovi (portatori di esperienze) per favorire istanze, suggerimenti, consigli, per confrontarci con la controparte nel rispetto dei propri ruoli, e mantenendo un continuo collegamento tra i nostri lavori e la segreteria affinché si costituiscano anche dei laboratori intermedi, se così si può dire, delle cabine regie sui lavori che tutte le nostre RSU svolgono nelle difficoltà di ogni giorno, nel tempo che hanno a disposizione, e, più in generale nelle maglie strettissime delle proprie competenze ridotte in quest’ultimo decennio secondo un disegno inarrestabile recepito, purtroppo, anche dal governo Renzi.
Qui oggi, tutti noi dobbiamo far quindi comprendere ai nostri colleghi che saremo capaci di far questo, forti, poi, come siamo, nel far parte della grande storia della CGIL, con orgoglio, perché siamo davvero un’altra storia. Una storia fatta di conquiste, di lotte, di impegno civico e di forza nell’ottenimento di diritti, una storia che è piattaforma democratica con le nostre proposte di riforma della pubblica amministrazione e di piattaforma necessaria per riformare efficacemente un lavoro – il nostro, nelle pubbliche amministrazione – che non può più stare fermo non solo da un punto di vista finanziario ma anche normativo. Grazie per avermi ascoltato, insieme ce la faremo, siamo forti, democratici, con la nostra storia.  

martedì 3 febbraio 2015

La riforma delle pensioni secondo la FP-CGIL in sette punti

Le riforme previdenziali dal 1992 ad oggi hanno avuto conseguenze nefaste. Con la Legge Fornero esodati, donne e generazioni future sono stati privati dei loro diritti e del loro futuro. È’ necessaria una prospettiva di lungo periodo che possa dare serenità alle persone.
Ecco la nostra proposta in 7 punti!


Difenderci dagli attacchi

In questi giorni ci è giunta una lettera firmata da un fantomatico "fronte sindacale unitario" firmato con le sigle di cisl, uil e usg (sigla, questa, inventata), in cui la CGIL viene duramente attaccata e oltraggiata, in particolare una persona candidata nella nostra lista. La Segreteria della CGIL Funzione Pubblica di Milano, quindi, ha scritto una dura e ferma presa di posizione che trovate qui sotto. Tutto questo non può che darci ancora più forza, sicuri di avere con noi i lavoratori e una grande organizzazione sindacale che, come dimostrano le parole firmate dalla nostra Segreteria di Milano, è sempre attenta e presente.